L’Importanza Di Essere Ernesto

THE IMPORTANCE OF BEING ERNEST
di Oscar Wilde
traduzione e regia Barbara Nativi
scene e costumi Dimitri Milopulos
progetto luci Valerio pazzi
musiche originali Marco Baraldi
con (primo cast) Michele Andrei, Simona Arrighi, Alessandro Baldinotti, Monica Demuru, Sandra Garuglieri, Silvia Guidi, Silvano Panichi
foto di scena Massimo Agus
prima rappresentazione: 17 maggio 1998, Teatro della Limonaia, Sesto Fiorentino

 

…prima fra queste, è più vistosa ed eloquente, l’idea di ricostruire i camerini tutt’attorno al palcoscenico, con gli specchi circondati di lampadine davanti a cui gli attori si truccano e si cambiano a vista, attendendo il loro turno mentre gli altri sono impegnati al centro della ribalta. A questa felice soluzione scenografica, che vuole alludere evidentemente a un sovrapporsi del “teatro teatrale” e del “teatro sociale” ovvero in qualche modo una confezione della vita come vacua forma, come pura esibizione, fa riscontro l’invenzione di costumi – anch’essi di Dimitri Milopulos – spudoratamente appariscenti, esagerati, pieni di segni che rimandano al mondo animale – gilet che imitano pelli di zebre o leopardi, interi pavoni impagliati sui copricapi – quasi a celebrare la definitiva affermazione del salotto sul mondo naturale.

Renato Palazzi, Il sole 24 ore
24 gennaio 1999

 

Contribuisce in maniera determinante alla riuscita dell’operazione la scena ideata da Dimitri Milopulos, un set televisivo con camerini a vista, un luogo dove tutto è dichiaratamente artificiale e dove le voci sono costantemente amplificate da microfoni anch’essi a vista.

Andrea Nanni, Prima fila
Ottobre 1998

 

Un perimetro di camerini nei quali gli attori si truccano e si cambiano a vista racchiude lo spazio scenico nel quale si incontrano e si scontrano i personaggi tra i contrappunti ironici di una colonna sonora di rumori, musiche e gorgheggi. Questo è l’emblematico teatrino che, con intelligente e felice lettura registica Barbara nativi ha ideato con lo scenografo Dimitri Milopulos autore anche degli estrusi costumi.

Magda Poli, Corriere della Sera
17 gennaio 1999